I favolosi Anni '60 - Simboli e Miti

Il sottofondo midi di questa pagina è Yesterday - Paul Mc Cartney

 

 

The Beatles:

THE FAB FOUR

 

George Harrison (1943-2001)

John Lennon (1940-1980)

Ringo Star (Richerd Starkey - 1941)

Paul Mc Cartney (1942)

 

 

La storia di questo leggendario gruppo della musica leggera ebbe inizio a Liverpool in Inghilterra verso la fine degli anni cinquanta.

Le mode e i dischi provenienti dagli Stati Uniti, approdavano con facilità nei porti d'Europa, compreso nel porto di Liverpool, sulla costa occidentale della Gran Bretagna influenzando i gusti dei giovani locali.

Uno di questi giovani era John Lennon, un sedicenne dal carattere molto  difficile, che pur avendo scarso interesse per gli studi scolastici, mostrava una grossisima attrazione per gli orientamenti musicali d'avanguardia e per la musica Rock.

Insieme ad alcuni compagni di scuola formò un gruppo di musica "skiffle" (musica jazz suonata con chitarre e strumenti a percussione) che chiamò "The Quarry Men".

Suonando in occasione di una festività della chiesa locale, il  gruppo incontrò casualmente Paul McCartney, fu amore a prima vista. 

Nel 1957 suonarono per la prima volta al Cavern, un jazz club di Liverpool, dove venne loro raccomandato di eseguire solo musica skiffle perché il rock'n'roll per i cultori del Jazz, era un genere considerato indegno e profano.

Nei primi mesi del 1958 Paul presentò nel gruppo un altro chitarrista, George Harrison, suo compagno di scuola.

George possedeva tutte le qualità per diventare un ottimo musicista ed era in grado di suonare alla perfezione diversi generi strumentali dell'epoca e così venne accettato nel gruppo senza problemi.

Il gruppetto dei Quarry Men andò avanti affiancato da altri giovani musicisti rimasti solo per un breve periodo di tempo.

Verso la fine del 1959 il gruppo partecipò ad una manifestazione musicale per la scoperta di nuovi talenti a Manchester: in quell'occasione si fecero chiamare "Jhonny and the Moondogs" classificandosi in uno degli ultimi posti.

All'inizio del 1960 si unì loro il bassista Stewart Sutcliffe che era il miglior amico di John al liceo artistico. Sutcliffe aveva colpito John per il fatto di essere un "leader" piuttosto che un gregario. Insieme posero le basi in un bar del posto, il Jacaranda, gestito da un imprenditore locale, Allan Williams, che divenne il primo imprenditore del gruppo.

Egli fece loro presente che sarebbe stato meglio cambiare il nome del gruppo.

Dopo aver preso in considerazione e scartato vari nomi si arrivò a "The Beetles".  Prontamente, John Lennon ne corresse la grafia in Beatles, rispecchiando la terminologia dell'epoca che li considerava un complesso "beat".

Ingaggiarono un batterista,  Pete Best, incontrato durante una esibizione in un club. Poco meno di una settimana dopo il gruppo attraversò la Manica   per Amburgo. Il Tour durò tre mesi e i Beatles fecero più di 100 spettacoli, prima all'Indra Club e poi nel più grande Kaiserkeller. Dal momento che il gruppo aveva un repertorio estremamente limitato (circa 30 canzoni), si sentì la necessità non solo di ripetere alcuni pezzi diverse volte durante lo spettacolo, ma anche di doverli allungare in modo artificioso.

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Verso la fine del primo soggiorno amburghese, John, Paul e George  incontrarono l'uomo che sarebbe diventato il tassello mancante del gruppo: Richard Starkey (soprannominato Ringo Starr). Durante il successivo soggiorno ad Amburgo, i Beatles incisero il loro primo disco che li portò all'incontro con colui che divenne il loro impresario: Brian Epstein e che ebbe una grande parte nella storia del loro successo. Epstein li convinse a cambiare batterista scegliendo Ringo Starr e trovò loro una casa discografica: era stato raccomandato al produttore George Martin, che dirigeva la Parlophone, una piccola etichetta proprietà del gigante discografico EMI. Il primo singolo dei Beatles diffuso con il nome del gruppo fu Love me do, una composizione di John e Paul che in poco tempo entrò nella classifica britannica dei 20 dischi più venduti.

Nel Gennaio del 1963 pubblicarono un altro grandissimo successo "Please please me" di Lennon-McCartney; in seguito, in un solo giorno, registrarono gli altri 10 brani che divennero la base del loro album d'esordio "Please please me".

Furono anni di grande successo in tutto il mondo con una produzione assai prolifica di canzoni ed LP  che   stravolse i comportamenti musicali dell'epoca.

 

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L'enorme successo non sembrava però mantenere uniti alcuni componenti del gruppo, fino a quando nel Giugno del '67 il mondo accolse l'ultimo album dei Beatles.

L'album inciso contemporaneamente al singolo "Sergent Pepper's Lonely Heart Club Band" è oggi considerato il migliore LP della produzione Beatles ed era seguito dalla presentazione di un film animato: Yellow Submarine.

Il grande successo di quest'ultimo album non attutì la crisi che i Fab Four stavano attraversando e non  riuscì a convincere i quattro che le loro ambizioni individuali non avrebbero mai uguagliato i traguardi raggiunti insieme.

L'abbandono del gruppo da parte di Paul McCartney fu causa di grande costernazione, sia tra i fans che tra gli altri componenti del gruppo. Inoltre la costernazione era ancora più grande per il fatto che Paul insistette nel voler pubblicare il suo album d'esordio come solista proprio a pochi giorni dall'uscita dell'atteso  "Let it be".

Di fatto i FAB FOUR non esistevano più ma il responsabile della morte del gruppo non poteva essere solo Paul Mc Cartney.

Nel 1970 ognuno dei quattro Beatles produsse un nuovo album da solista.

Paul McCartney fu il più prolifico e prese in considerazione l'idea di formare un proprio gruppo, mentre John Lennon continuò a lavorare con Yoko Ono.

L'ultima tragedia si consumò con l'assassinio di John Lennon da parte di Mark Chapman, un sedicente fan che  davati al Dakota Building, gli aveva chiesto un autografo per  sparargli  poi cinque colpi di pistola.

Fu la fine di un'era.

I Beatles oggi sono considerati  il gruppo rock che ha segnato i gusti musicali di tutto il mondo; il loro fascino, il loro carisma ed il loro impatto sul pubblico non sono ancora stati uguagliati.

Enzo.



12 Aprile 1961 -

Primo uomo a spasso per lo spazio

- Yuri Gagarin 1934-1968

Il 12 Aprile del 1961 Jury Gagarin ,a bordo del Vostok 1 navigò per primo, lungo un’orbita circumterrestre per 108 minuti. Dopo di lui, numerosissime altre missioni spaziali e lanci di satelliti, sia americani che sovietici, si susseguiranno fino ai giorni nostri.

Il colonnello Yuri A. Gagarin nacque in una fattoria in una regione a Ovest di Mosca, il 9 marzo 1934. Suo padre era un carpentiere. Yuri frequentò per sei anni la scuola locale, poi continuò la propria educazione presso scuole tecniche.

Gagarin entrò nell'Aviazione russa nel 1955 e si diplomò con onore all'Accademia Aeronautica Sovietica nel 1957. Poco dopo, divenne un pilota militare. Nel 1959 fu selezionato per essere addestrato come cosmonauta, insieme al primo gruppo di cosmonauti sovietici.

Yuri Gagarin andò soltanto una volta nello spazio. Il 12 aprile 1961 fu il primo essere umano a orbitare attorno alla Terra. La navicella di Gagarin, la Vostok 1, girò attorno alla Terra alla velocità di 27.400 chilometri l'ora. Il volo durò 108 minuti. Nel punto più alto, Gagarin si trovò a circa 327 chilometri sopra la superficie terrestre.

Una volta in orbita, Yuri Gagarin non aveva controllo sulla navicella. Il rientro della Vostok era controllato da un computer a terra, che inviava comandi radio alla capsula. Anche se i controlli erano bloccati, era stata messa una chiave dentro un contenitore sigillato, in modo che in caso di emergenza Gagarin avrebbe potuto prendere il controllo manuale della navicella. Come programmato, Gagarin venne espulso dopo il rientro della capsula nell' atmosfera terrestre e atterrò con un paracadute.

Il colonnello Yuri Gagarin morì il 27 marzo 1968, quando il MIG-15 che stava pilotando si schiantò vicino a Mosca. All'epoca della sua morte, Yuri Gagarin faceva il pilota collaudatore ed era in fase di addestramento per la sua seconda missione spaziale.

 


 

ROLLING STONES

Brian Jones(1942),Bill Wyman(1936),Mick Jagger (1943),

Keith Richerd(1943),Charlie Watts(1941)

Negli anni in cui i Beatles venivano definiti "capelloni" solo perché portavano i capelli a caschetto, Jones e Jagger costituivano la reale alternativa europea al mito dei Fab Four.

Il primo nucleo della band nasce a Londra agli inizi degli anni '60, quando il cantante Michael Phillip "Mick" Jagger e il chitarrista Keith Richards, compagni di scuola fin dalle elementari, formano con Dick Taylor, Bob Beckwith e Allen Etherington i "Little Boy Blue And The Blue Boys", uno dei tanti gruppi ispirati al blues di Chicago.

All’organico si aggiunge subito il polistrumentista Brian Jones. Jagger e Richards sostituiscono gli altri tre con il chitarrista Geoff Bradford, il pianista Ian Stewart e i batteristi Tony Chapman e Mick Avory (quest'ultimo poi confluito nei Kinks). Nella prima fase della storia degli Stones, l'anima del gruppo è Brian Jones. Dotato di un prodigioso talento per la musica (fin da ragazzino sapeva già suonare di tutto, dall'organo al sassofono) e di un altrettanto spiccata capacità autodistruttiva, Jones vantava anche il curioso primato di aver concepito ben sei figli da altrettante ragazze nell'arco di un decennio (il primo a quindici anni). Inguaribile provocatore e anticonformista, incarnava in tutto e per tutto la figura del rocker dannato, cresciuto suonando gli angoli delle strade e fumando marijuana.

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Il debutto della band avviene il 12 luglio 1962 in uno dei templi del rock: il Marquee di Londra. Nel frattempo, si uniscono al nucleo originario Bill Wyman (William Perks), ex-bassista dei Cliftons, e Charlie Watts (1941), batterista della Blues Incorporated di Alexis Korner.

Ribattezzatisi The Rolling Stones, da una celebre canzone di Muddy Waters, vengono notati dal manager Andrew Loog Oldham, che procura loro un contratto con la Decca e estromette dalla formazione Stewart (che diventerà road manager del gruppo e membro aggiunto).

 

Nelle mani commerciali di Oldham,  autore del celebre slogan "Lascereste che vostra figlia uscisse con uno degli Stones?", i Rolling Stones   si impongono come alternativa trasgressiva ai Beatles.

Nasce così il più celebre dualismo tra band dell’intera storia del rock. La musica degli Stones è impudente e selvaggia come la loro immagine. Attinge dalle sorgenti blues del rock’n’roll. Il primo singolo, "Come On" (1973), è la cover di un brano di Chuck Berry, il secondo 45 giri è addirittura scritto dai "rivali" Lennon e McCartney ("I Wanna Be Your Man"), ma è "Not Fade Away" (di Buddy Holly) che, nel giugno 1964, ottiene i primi positivi riscontri di vendita. I cinque successivi singoli (tra cui "Little Red Rooster", "The Last Time" e "Get Off My Cloud") contendono la vetta delle classifiche agli hit dei Beatles. Nella luccicante "Swinging London" degli anni ’60, i Rolling Stones rappresentano l’anima nera e sotterranea della città. Quella che si nutre di baccanali assordanti nei club underground.

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Quella che vibra della rabbia dei bassifondi, dei sobborghi più violenti e degradati. La loro musica, tuttavia, riesce a far breccia su un pubblico molto più ampio, grazie alla straordinaria abilità tecnica di un ensemble che non si regge solo sul genio di Jones.

E il loro sound è rimasto un modello universale, al punto che dai Deep Purple ai Led Zeppelin dai Queens ai Nirvana sono tutti, direttamente o indirettamente, figli loro.

Non resta quindi che concludere che senza gli Stones la musica rock non sarebbe mai stata quella conosciuta attualmente dalle nostre generazioni.

  


 

 


Lo ricordate?

 


 

 

Figurine PANINI Campionato 1961-62

 

 

 

Alla fine del 1960 Giuseppe Panini (che insieme al fratello Benito aveva creato l'Agenzia Distribuzione Giornali Fratelli Panini) trovò, a Milano, un lotto di vecchie figurine sfuse invendute delle edizioni "Nannina" di Milano che acquistò, imbustò (in bustine bianche con cornicette rosse contenenti ognuna 2 figurine) e mise in vendita a 10 lire l'una. Anni60_Calciatori_Panini.jpg (5882 byte)

Fu un successo: 3 milioni di bustine vendute.

L'anno successivo i Panini decisero di "fare tutto in casa" stampando le figurine e realizzando anche il primo album (con, in copertina, il grande giocatore del Milan di allora Nils Liedholm): 15 milioni di bustine. Era nata la mitica collezione Calciatori.

La prima figurina stampata fu quella di Bruno "Maciste" Bolchi, all'epoca giovane capitano dell'Inter.
Nel 1963 si unirono all'attività gli altri 2 fratelli Panini, Umberto e Franco. Ognuno aveva un suo ruolo ben preciso: Giuseppe era la "mente" dell'attività, Benito seguiva le spedizioni e gestiva la rete distributiva, Umberto curava la parte tecnica tipografica (ed inventò anche macchinari unici per stampare e imbustare le figurine) e Franco era responsabile della parte amministrativa.

Dalla stagione 1961-62 non ci fu un anno senza Calciatori Panini. Nel sito www.Calciatoripanini.it troverete una breve scheda sugli album Calciatori del passato con una breve "storia" delle stagioni e del campionato.


Pagina aggiornata il domenica 12 ottobre 2008 18.40 by Enzo

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